LA CHITARRA BATTENTE
La chitarra battente ha una collocazione particolare nella liuteria italiana; lo strumento conobbe infatti una vasta diffusione tra il 1600 e il 1700, in particolar modo nel Veneto e nella Calabria dove godette di popolarità grandissima; si dice che nasce come strumento ricco, colto perché suonato nelle Corti ed arriva a noi grazie alla tradizione popolare che se appropria. è un particolare tipo di chitarra, dalla tipica foggia.
Tipica della tradizione della Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Campania (in particolare del Cilento), si attesta nel centro e nel sud d'Italia fin dal XIV secolo, con forme sempre in evoluzione rispetto al presunto modello storico della chitarra barocca, di indubbia origine colta. Oggi è denominata anche chitarra italiana in contrapposizione alla chitarra “classica”, detta chitarra spagnola o francese. Un elemento caratterizzante di questa antica chitarra è la forma simile ad un otto allungato, mai bassa di fasce.
Può avere cassa bombata con fascia alta costruita con essenze diverse in modo che, alternando legni chiari a legni scuri, si venga a costruire un disegno decorativo a fasce verticali. Un altro tipo ha il fondo piatto.Nella tradizione montava quattro corde metalliche più e una quinta di bordone, detto "scuordo o scordino". Un altro tipo porta 5 coppie di corde.Il ponticello è molto basso e mobile come quello del mandolino e viene mantenuto in posizione dalla pressione delle corde.Il foro di risonanza poteva essere coperto, con funzione decorativa, da una rosetta di carta colorata o traforata.
COME SI SUONA
Non essendo uno strumento da plettro, va suonata con uno specifico movimento ritmico della mano, delle dita che genera una sonorità "battente" caratterizzante generi musicali quali la tarantella, la pizzica, gli stornelli e la serenata.L'alternarsi delle delle dita (due o tre) crea il ritmo terrzinato tipico della tarantella. Questo strumento è stato concepito evidentemente per svolgere una funzione ritmica e di accompagnamento al canto.
COSTRUTTORI IN CALABRIA
Costantino e Vincenzo De Bonis - Bisignano (CS)
Rosalba De Bonis - Bisignano (CS)
Antonio Scaglione - Acri (CS)
Mario Artese - Cosenza (CS)
Andrea Palermo - Cosenza (CS)
Marco Corrado - Montegiordano (CS)
Giuseppe Mungari - Crotone (KR)
Mario Scordamaglia - Petilia Policastro (KR)
Giancarlo Sinopoli - Squillace (CZ)
Bruno Marzano - Bovalino (RC)
Concezio Cannatelli - Davoli (CZ) deceduto
Francesco Pignataro - Bisignano (CS)
COME NASCE UNA CHITARRA BATTENTE
Nella costruzione di una chitarra la fase più importante è la scelta del legno.
Per il Piano Armonico : Abete Rosso e Cedro del Libano
Il taglio dei tronchi avviene per quarti, poi dagli spicchi si ricavano dei fogli di circa 2,8 mm.
Lo spessore del piano armonico è molto importante per l’equilibrio del suono.
Per il Fondo, le Fasce e il Manico : Ciliegio, Noce, Castagno, Acero bianco,
Palissandro Indiano e Brasiliano, Mogano. Poiché , queste chitarre vengono fatte
su ordinazione , il manico dipende dalle dimensioni dell’acquirente.
Per la Tastiera e il Ponticello : Ebano e Palissandro (legni duri e compatti)
Importante è la scelta dei legni perché attraverso di essi le vibrazione del suono
si propagano all’interno della cassa armonica.
Oltre alla funzione decorativa, la “rosa” serve per rinforzare il legno
intorno alla buca, che in quel punto è estremamente fragile.
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