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martedì 14 gennaio 2014

LA MUSICA POPOLARE CALABRESE

La musica popolare è un genere musicale che affonda le proprie radici nelle tradizioni di una determinata etnia, popolazione, ambito geografico o culturale.
Anche in Calabria, stiamo assistendo negli ultimi anni ad un fenomeno di notevole importanza sociale e culturale: la riscoperta della musica popolare.
La musica e i suoi strumenti tradizionali: organetto, tamburello e zampogna accompagnavano tutte le fasi della vita: matrimoni, battesimi, nascite e tutte le feste private erano inoltre rallegrate dal suono tradizionale costituendo una continua occasione di socializzazione e di divertimento.
  In Calabria, la suonata più popolare è la Tarantella calabrese (o tirantella, anticamente anche u sonu). La tarantella è una serie di varianti della celebre danza del Meridione d'Italia diffuse nella penisola calabrese, con tratti che la rendono distinguibile dalle altre,                                                                                           specie nel ritmo.

Il ballo della tarantella si fa in coppia uomo-donna, uomo-uomo e più raro donna-donna, attorno ad un cerchio di persone definito "rota". I suonatori sono posizionati all'esterno della rota. In alcune zone della Calabria, come alcuni paesi del vibonese, la danza era riservata agli uomini fino ad alcuni decenni fa.

E' difficile risalire alle origini della tarantella calabrese, ma ci sono varie ipotesi tra cui quella che vede la musica calabrese come danza di guerra. Sicuramente le origini vanno cercate nella cultura e nelle tradizioni del nostro popolo.

Il Folk Calabrese dunque, non è soltanto un genere musicale, ma anche cultura!








Nella foto il maestro di organetto e di tarantella calabrese Ciccio Nucera

sabato 11 gennaio 2014

Bouzouki Greco


Il bouzouki (μπουζούκι) è uno strumento musicale greco, appartenente ai cordofoni, le cui origini risalgono all'antico strumento chiamato panduro.







LA STORIA DEL BOUZOUKI

Nell'antica Grecia, questo strumento era noto come πανδούρα pandúra e la versione più piccola 
 πανδουρίς pandurís o πανδούριον pandúrion, era chiamato anche τρίχορδος  tríchordos perché aveva tre corde.
In epoca bizantina viene chiamato ταμπουράς 
ta(m)bourás.
Con l'arrivo degli Ottomani, questi ultimi lo adottano nella loro musica. L'odierno strumento turco tambur è praticamente identico al pandurís. Presso il Museo Storico Nazionale di Atene è in mostra il tambouras del generale Makrijannis (eroe della Rivoluzione Greca del 1821). Questo tambouras presenta le stesse caratteristiche del bouzouki usato dai Rebetes.
Il bouzouki originale era a tre doppie corde, tríchordo (τρίχορδο).
Dopo la Seconda guerra mondiale, ha fatto la sua apparizione il bouzouki a quattro doppie corde, tetráchordo 
Il tetráchordo è stato reso popolare da Manolis Chiotis, considerato uno dei grandi virtuosi del bouzouki. Quasi tutti i musicisti che suonano il bouzouki oggi, usano il tetráchordo. Dal bouzouki è nato un altro strumento della musica greca, il baglamas.
Gli irlandesi hanno creato, negli anni '60, una variante di questo strumento denominata bouzouki irlandese, con cassa di risonanza a forma di goccia, e che differisce dall'originale greco per il fondo piatto e per l'accordatura, che nella variante irlandese è per intervalli di quinte sol-re-la-mi oppure la-re-la-re. Il gruppo scozzese "The corries" l'ha utilizzato nel 1968 in una indimenticabile versione di "Flower of Scotland", inno non ufficiale degli scozzesi.
Tra i cantautori italiani che ne hanno fatto uso nei loro concerti si ricorda Fabrizio De André.
In Italia attualmente Mauro Pagani, polistrumentista, virtuoso dello strumento ed autore, spesso suona in album e nei concerti di vari artisti come strumentista di bouzouki.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Il fondo è a doghe, bombato come quello di un mandolino napoletano, di cui è parente stretto. Possiede tre o quattro cori di doppie corde, di cui i due più alti sono solitamente coppie di cantini, mentre le corde basse sono accordate a coppie di ottave.
La tecnica tradizionale del bouzouki è basata sul virtuosismo e la velocità dell'esecutore; esempio celebre è il sirtaki, danza greca divenuta famosa grazie al film Zorba il greco (1964), con Anthony Quinn, e caratterizzata da questa rapidità di tocco, spesso riguardante gruppi irregolari di note.












Nella foto il Bouzouki (greco) tríchordo